lunedì 29 gennaio 2007

Processo creativo




Tra le mille cose da fare, Venerdì abbiamo anche trovato il tempo per soffermarci sul processo creativo. Abbiamo cercato di darvi un percorso generale di come si sviluppa un'idea e si rende concreta. Come vi ha detto Giorgio non basta alzarsi la mattina sperando che vi si accenda una lampadina: le idee nascono quando c'è un substrato culturale così ricco da permettervi di associare in maniera rapida ed intelligente conoscenze che vi provengono da diversi campi. Scelta l'idea giusta, però, avrete bisogno di svilupparla e farla crescere in maniera coerente e funzionale. Per ottenere buoni risultati c'è bisogno di tempo ed una costante applicazione. Come esempio di ispirazione abbiamo proiettato lo spezzone dei Simpson in cui Gehry scopre la forma da dare alla Walt Disney Concert Hall. Voi dovrete trovare il vostro modo di far nascere le idee e cercare di trovare ispirazioni ovunque anche nelle cose più piccole e banali.

3 commenti:

Pablo ha detto...

Ma allora non è difficile communicare in un blog!! Stavo per chiamare Pietro che è pure in ferie...!
Di che cosa si scrive in un blog? ...Non l'ho mai fatto, non si parlera mica di mia nonna? ...A proposito, nonna se sei collegata anche tu, ti mando un saluto! Ciao nonna! So già che ricambierai il saluto su radio maria, ma come mai il papa è contro i pacs, non ti lasciare incretinire anche te, eh! Non mi sposerò mai! Ci vediamo domenica che ti presenterò la mia nuova ragazza, poi ti dirò come si chiama, la incontrerò sabato sera quando sarò ubriaco fradicio e mi riesco finalmente a relazionare agli altri esseri umani. Nonna preparami una bella torta così quando, verso le 17:00 mi comincia a passare la sbornia, ci pensi tu a non farla scappare con la mia coda fra le sue gambe, ...eh, la sua coda tra le sue gambe, ma nonna che cosa mi fai dire... che cosa ci posso fare io che capisci soltanto se ti parlo in parabole e luoghi comuni?! Stai diventando troppo vecchia, sei fuori moda!! Ecco, adesso sono arrivato al punto; ...nonna, sono un designer adesso e non mi posso piu appiattire fino al tuo livello, si, nonna sei piatta! Ti sei lasciata calpestare dalla vita! I disignerdz sono gente creativa, e parlano una lingua che si capiscono solo tra di loro! Sono dei dritti! Nonna non ti capisco più!! I designers è tutta gente giovane, sono una figata, guarda Camuffo, il nostro prof, anche se la sua eta gli impone una certa compostezza quando parla in classe dice pure cazzo e merda, e noi ridiamo! Siamo Fighi!! Nonna perché non vieni a vedere un giorno, facciamo disegni con gli elastici che incolliamo sui fogli ma, purtoppo non abbiamo capito le proprietà dell' elastico e quindi all' esame non arriveremo preparati. Non è facile sai, non è mica come fai tu quando fai la copia della capella sistina all'uncinetto! Fare i designers é un modo di essere, è un atteggiamento!! Sto facendo pratica e sto insultando la gente a destra e a manca, mi sto mettendo il mio atteggiamento adosso come un vestito. Anzi mi strappo la canottiera e rimango nudo, sono me stesso adesso, nonna, sono come vorrei essere, magari mi piacerebbe essere un pò più bello, ma anche per quello ci sono designers.... Sto da dio nonna, dillo anche a radio maria, io al diavolo ci disegno una croce sopra e migliorerò il mondo con il design!

Pablo ha detto...

O.k.! Sarà perché durante le lezioni non mi esprimo tanto e evito di parlare troppo ma il pezzo che ho scritto la settimana scorsa non è stato capito da tutti. Roberto, assistente e forse in questo caso anche portavoce del pensiero del prof. Camuffo, purtroppo ha creduto al contenuto di quel pezzo dicendomi: "Mi ha lasciato un pò così, ma quando l'ho letto per la seconda volta ho capito che questo è la tua visione del design." Ma questo assolutamente no! La mia visione del design è ben diverso! Il mio pezzo non mi rappresenta in quanto è solo una convulsa invenzione. Il pezzo, se lo avessi letto e non scritto, secondo il mio giudizio proviene da una persona cinica, grotesca, e un pò imbecile. La mia intenzione però non traspare e la colpa è mia ma ho voluto interpretare un processo creativo senza elaborarlo e pubblicare cosi un pensiero che risulta grezzo, incompleto, disordinato e senza un chiaro senso. Non avrei mai pubblicato un testo del genere in un altro contesto ma il blog mi sembrava essere uno spazio adatto, anche per sperimentare l'effetto di un testo uscito fuori dal mio controllo già nella fase della sua scrittura.
Voglio disfarmi del immagine che mi sono creato per chi ha creduto nella verità del pensiero rappresentato in quel pezzo e scusarmi con il prof. Camuffo, che non ho trattato con il rispetto che merita. Mi piace il suo corso e lo seguo con antusiasmo, al contrario di quello che ho scritto.

Alla fine qualcosa di serio sul processo creativo mi tocca a scrivere...
Un processo creativo come mostrato con l'esempio dei simpsons, è un processo che si basa sulle associazioni. Se abbiamo un problema che dobbiamo risolvere (nel nostro campo puo essere un problema di forma/estetica o di tecnica/funzione), cerchiamo l'ispirazione per la soluzione nelle cose che ci circondano. Se siamo attenti alle informazioni che riceviamo e li associamo al nostro problema, potrebbe succedere che nasca una combinazione tra due o più entità che portano alla soluzione di esso in modo più o meno originale. Lo chiamerei perspicacità creativa.
Un punto fondamentale delle lezioni del prof. Camuffo è l'essere infomati, quindi tenersi informati continuamente e sapere il più possibile su qualsiasi argomento anche in modo che le associazioni che si hanno alla propria disposizione per aiutare il processo creativo sono innumerevoli. E' importante conoscere che cosa sta succedendo nel mondo con tutte le sue complessità ma anche rendersi conto di quello che ci succede personalmente, quello che si percepisce attraverso i cinque sensi e magari svilluppare un sesto senso proprio per la tua elaborazione creativa delle cose. La percezione dell'innovazione. Quando tocchi gli oggetti, quando guardi una foto, quando senti un suono o quando senti un odore o un sapore. Ogni cosa che provi ti può aiutare a risolvere il tuo problema. Oltre a stare attento agli imput che ricevi, devi pensare continuamente al tuo problema (il tuo progetto), per incontrare quell'associazione geniale che serve per escogitare un'immagine diverso dalle precedenti o un oggetto unico.

Anonimo ha detto...

non funziona nulla